Il Lambrusco di Sorbara

Alla scoperta del vino che ha reso celebre il nostro territorio nel mondo

Il colore lieve, gli inconfondibili sentori di viola e frutti rossi, una freschezza impareggiabile e il tannino aggraziato fanno dei Lambrusco di Sorbara DOC un vino apprezzato in tutto il mondo. Elegante e mai banale al palato, il Sorbara è amato tanto dai degustatori quanto dai più esigenti gastronomi. Un vino che non teme gli abbinamenti più difficili, anche con le gastronomie internazionali. E sono proprio le sue profumazioni fruttate, attraversate da sfumature di violetta, che hanno dato origine al suo soprannome: il Lambrusco della viola.
La forza della storia del Lambrusco sta nell’avere attraversato il tempo proteggendo dalla ribalta la sua anima contadina. Lo ha fatto con la complicità di una comunità che a tratti ne ha addirittura nascosto la natura relegando il Lambrusco più autentico nelle abitudini delle famiglie di campagna. Per questo oggi la storia di questo vino è ancora autentica e credibile e diventa con naturalezza racconto e scoperta. Il Lambrusco è simbolo di un territorio che rivendica la sua identità più profonda e cerca di ritualizzarla coinvolgendo la memoria, ma soprattutto una cucina straordinaria. (Fonte: Consorzio Tutela Lambrusco, https://lambrusco.net/)

Sono ben 7 le cantine produttrici di Lambrusco di Sorbara sul territorio bomportese, in ordine alfabetico: Cantina Bellei, Cantina Cavicchioli, Cantina della Volta, Cantina Divinja, Cantina Paltrinieri, Cantina Garuti, Cantina sociale di Carpi e Sorbara. Grazie alla collaborazione con queste realtà famigliari di altissimo livello, ogni anno il Comune di Bomporto organizza la manifestazione "Rosso Rubino. Lambrusco Wine Festival" e propone, all'interno della tradizionale Fiera di San Martino, lo stand "Enoteca Lambrusco" dedicato alle degustazioni di questo meraviglioso prodotto.

Con il contributo della Regione Emilia-Romagna